PARCO NAZIONALE DEL GRAN SASSO E MONTI
DELLA
LAGA
La montagna più alta dell'Appennino, un colosso
di roccia ad una manciata di chilometri dal
mare, circondato da una corona di giganti.
150.000 ettari di natura e cultura
nel cuore
verde dell'Italia, attraverso foreste
e castelli,
cascate è villaggi fiabeschi, borghi
fortificati
e piane sconfinate, alte pareti di
roccia
sorvolate da aquile reali .
Questo è il Parco Nazionale del Gran Sasso
e Monti della Laga, uno dei più vasti d'Europa,
che che si estende da nord a sud e abbraccia
tre gruppi montuosi, il Gran Sasso, i Monti
della Laga,e i Monti Gemelli. Qui i prodigiosi
tesori della natura convivono da millenni
con il rilevante patrimonio culturale delle
civiltà locali, un armonico equilibrio tra
esperienze umane e forze naturali
L'Intermesoli il Corvo il Cefalone, e poi
il Brancastello, il Prena il Camicia. Una
possente catena di oltre 30 Km che attraversa
il centro dell'Italia imponendosi sulle basse
colline che degradano verso il mare.
Ora Parco Nazionale, il Gran Sasso è montagna
vera e completa: vasti boschi, immensi
altopiani
prativi, pareti vertiginose.
E' il Parco dei primati, che comprende il
giacciaio più meridionale d'Europa, il Calderone,
il lago artificiale più esteso d'Italia,
quello di Campotosto, specie animali di interesse
europeo e una flora con altissima diversità
biologica che si manifesta in primavera con
un'esplosione di colori unica e di grande
suggestione.
Una scelta di 64 itinerari da percorrere
a piedi per conoscerne tutti gli aspetti,
dalle impegnative salite delle vette
più
alte alle passeggiate per visitare
castelli
ed eremi.
Borghi incantevoli costellano un paesaggio
unico, presidi umani che hanno fatto
la storia
di queste montagne. L'ingente patrimonio archeologico è esaltato
dal famoso Guerriero di Capestrano,
Il Parco è anche un'immensa risorsa
di artigianato,
di folklore, di gastronomia, di colture
agricole
e prodotti tipici di alta qualità,
come il
pecorino di Farindola, la mortadellina
di
Campotosto, i marroni della Laga ,
le lenticchie
di Santo Stefano di Sessanio e lo zafferano
della piana di Navelli, valorizzati
e promossi
attraverso inteligenti itinerari turistico-culturali
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